Chérie's Flakes

Chérie’s Flakes ha creare la collezione Mom summer 2012 ispirata “Dalla dolcezza di mia madre e dalle sue vacanze del 1970 in Costa Azzurra”.

Bougainvilleas misti a terra. Lotta tra colori tenui e colori forti. Libellule e contrasti dorarti che non appesantiscono ma fotografano dettagli. Tessuti Made in Italy accarezzano, ancora, ortensie, kenzie e oleandri che scelgono di mischiarsi a palme e coralli.

I’M THE MESSANGER

L’uomo secondo Frankie Morello

Intervista:

Urbano e impegnato. L’uomo della primavera/estate 2012 pensato da Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti è questo. Un biker frenetico che si fa spazio nel traffico per raggiungere la meta. Io ho girato loro delle domande per capirne di più. E loro hanno girato a me delle risposte per farmi capire di più.

Poche settimane fa ho dato risalto alla donna di Frankie Morello che ancheggia con monumenti italiani stampati sugli abiti, con accessori che catturano l’occhio per la completezza che regalano all’outfit. Lei esalta l’Italia passata mentre l’uomo p/e 2012 ha un’inclinazione metropolitana, corre, pedala, deve raggiungere una meta, è pratico e bada al rispetto per l’ambiente.

Chi è l’uomo Frankie Morello della Primavera/Estate 2012? Cosa lo caratterizza e cosa invece non gli appartiene?
 
Per la Collezione Uomo SS12 ci siamo ispirati al Messenger Boy Newyorkese. In realtà è un uomo senza canoni definiti: i volumi e le dimensioni dei capi sartoriali si scompongono, gli accessori sono quelli urbani sportivi di chi lotta per la sopravvivenza nel traffic Jam. Sicuramente, non gli appartiene un’eleganza innaturale, troppo classica e poco pratica.
 
Ecologismo e sostenibilità: quanto contano oggi? Quanto contano e influenzano la moda, le passerelle e l’immagine? Come si accostano e si incontrano queste realtà?
 
Contano tantissimo. Non è facile unire la moda all’ecologia per ragioni pratiche e soprattutto di costi. Tutto ciò che è ecologico, purtroppo, non è a buon mercato perché i materiali sono molto costosi così come le lavorazioni. Quando non riusciamo ad avere un prezzo interessante cerchiamo, comunque sempre, di evitare sprechi e non usiamo per principio materiali poco etici da questo punto di vista (pellicce, pitone etc).
 
Qual è il messaggio di quest’uomo “The messenger” e della collezione nel suo complesso?
 
Volevamo rappresentare gli ideali che questo “attivista” incarna: ecologismo, sostenibilità, velocità e praticità, ma anche una dedizione al lavoro e uno stile contaminato dall’esotico melting pot stilistico e culturale della Grande Mela.
 
I colori: prevalenza di arancione, rosa e azzurro, forti e di carattere
 
Il biker Frankie Morello è per gli accostamenti estremi di colore, colori shocking che incontrano tagli regimental, scolli tradizionali e citazioni sartoriali.
 
Gli accessori: lo zaino diffuso
 
Gli accessori sono sempre importantissimi per noi, lo zaino è un accessorio molto pratico che permette di trasportare di tutto, da qui il nome Messanger Bag.
 
Il concetto di movimento: muoversi per andare dove?
 
Muoversi sempre, ognuno ha la sua meta, noi odiamo l’apatia e la staticità.
 
La donna p/e di Frankie Morello esalta l’Italia di una volta – l’Italia di oggi e la crisi: come la moda affronta e vive questo, quanto viene influenzata da questa situazione e qual è la risposta e il cambiamento da parte del pubblico? L’immagine perde o acquista importanza?
 
La Collezione SS12 risalta la donna italiana dando all’estero un’immagine più positiva rispetto a quella attuale, abbiamo puntato sul made in Italy e sui valori di una volta che hanno reso la nostra Italia unica e grande anche in momenti difficili. Ci auguriamo venga ritrovato questo senso di patriottismo.
 
 
Ce lo auguriamo anche noi. Più patriottismo e Made in Italy.

Grazie a
 

 

Quando si predica uguaglianza ma si sottolinea la diversità


Vuole essere un racconto a lieto fine? Perché se è così, io non l’ho capito.


SALDI, SALDI! SALDI?


Così  vado a cercarmi le dichiarazioni del Codacons che – udite, udite – parla di calo medio delle vendite del 20% in tutti i centri e minore presenza per le vie delle città. Ma il motivo sarà da legare primariamente al fatto che quest’anno i saldi sono stati fatti iniziare vicinissimi a Natale e Capodanno, feste che notoriamente portano via un po’ di soldi?
Io penso che a conti fatti parte della colpa sia da attribuire alla scarsa qualità delle cose in vendita, forse esposte proprio per i saldi e che in realtà non sono altro che fondi di magazzino che si spera di togliersi di torno. Crisi a parte, la gente, se c’è da comprare, compra come ha sempre fatto. Infatti di persone con sacchetti ne ho viste e mi chiedo inorridita cosa si possa portare via da Mango, ad esempio, che ho visitato e giudico come il peggiore a cui ho dato una bruciata possibilità di riscatto.
Pollice in giù per i saldi milanesi, ma non penso che altrove sia andata meglio. E se le code kilometriche ci sono state, fuori dai negozi, in cassa e nei camerini, questo non significa certo che comprare coi saldi sia giustificato e vincente. So che c’è chi compra per poterlo dire, chi compra perché deve comprare ad ogni costo, visione assurda del fare un affare, ma l’oculatezza, se a volte fa pentire, in questa circostanza premia e fa risparmiare in abbagli.

Frankie Morello p/e 2012

Con la collezione primavera/estate 2012 di Frankie Morello si avvolge il nastro dei ricordi e si torna indietro di anni e rimandi.
Si incontra un’Italia, semplice e gioiosa, che ci manca.
Dolce vita, boom economico, anni ’50.
Rinascita, riscoperta, ripresa. Energia e bellezze.

Kobi Levi

Genio della reinterpretazione. Calzolaio surrealista

Kobi Levi è geniale, insolito, creativo vero, rapitore di realtà circostanti, di oggetti non banali, di sembianze animali.

http://www.vogue.it/talents/blog-from/2012/01/kobi-levi Click


Ogni scarpa, Olivia, lo scivolo, una buccia di banana, l’elefante, la teiera, il cane, e altri numerosi elementi di vita, visti e creati come fossero oggetti per una mostra surrealista, pezzi da museo. Ma anche accessorio da indossare, scarpa con la quale ancheggiare e raccontare all’occhio un insolito modo di essere e di apparire.