SALDI, SALDI! SALDI?


Così  vado a cercarmi le dichiarazioni del Codacons che – udite, udite – parla di calo medio delle vendite del 20% in tutti i centri e minore presenza per le vie delle città. Ma il motivo sarà da legare primariamente al fatto che quest’anno i saldi sono stati fatti iniziare vicinissimi a Natale e Capodanno, feste che notoriamente portano via un po’ di soldi?
Io penso che a conti fatti parte della colpa sia da attribuire alla scarsa qualità delle cose in vendita, forse esposte proprio per i saldi e che in realtà non sono altro che fondi di magazzino che si spera di togliersi di torno. Crisi a parte, la gente, se c’è da comprare, compra come ha sempre fatto. Infatti di persone con sacchetti ne ho viste e mi chiedo inorridita cosa si possa portare via da Mango, ad esempio, che ho visitato e giudico come il peggiore a cui ho dato una bruciata possibilità di riscatto.
Pollice in giù per i saldi milanesi, ma non penso che altrove sia andata meglio. E se le code kilometriche ci sono state, fuori dai negozi, in cassa e nei camerini, questo non significa certo che comprare coi saldi sia giustificato e vincente. So che c’è chi compra per poterlo dire, chi compra perché deve comprare ad ogni costo, visione assurda del fare un affare, ma l’oculatezza, se a volte fa pentire, in questa circostanza premia e fa risparmiare in abbagli.

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