Ce l'ho sai una foto da spolverare
e il fianco migliore sul quale girarmi
Prima abitudine del mattino
e ultima la sera
Fare colazione
e spegnere la luce
dopo aver puntato una sveglia che non suonerà mai
perché io sono cronicamente sveglia, prima di lei
Come fosse una malattia, un obbligo morale, il senso del dovere
Faccio ogni giorno la stessa strada e ogni giorno mi sembra affannosamente più lunga
ma non mi stanco
vorrei solo arrivare al punto senza tornare a capo
Sai?
Come le linee rette, dritte, forti, decise
Delle volte, d'impulso, mi giro
per vedere se ci sei
Provo a chiamarti
ma il tuo nome, davvero, non l'ho mai pronunciato
Un tempo come ti chiamavi nemmeno lo sapevo
Perché delle volte si hanno nomi immaginari
Nomi dati da un gesto della fronte
Io scrivo
Tu leggi
E' sempre stato così
Che io scrivo
Che forse tu leggi
Che ti macchi gli occhi di parole nere su bianco
La voce delle volte è puramente un optional
come quelli delle auto
Ma non batte cassa
Io ho una brutta voce.
Larva appesa attorno al collo
(Ana Bagayan)
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